venerdì 24 aprile 2020

Step #11 i dati sulla pandemia COVID-19

Sono quasi le ore  18.00, siamo tutti fermi in attesa dell'ultimo aggiornamento sui contagi.
Facciamo colazione, pranziamo e ceniamo guardando il telegiornale, sperando che i dati che sentiremo siano positivi e che la situazioni migliori.

Qui sotto l'ultimo bollettino pubblicato dalla protezione civile:

Bollettino del 24 aprile 2020


http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
Statistiche coronavirus in tempo reale

mercoledì 22 aprile 2020

Step #10 Dati nella cinematografia



Questo film del 2016 racconta la storia di Edward Snowden, informatico che con le sue rivelazioni ha dato il via al Datagate, lo scandalo sulla sorveglianza di massa messa in atto da alcuni governi all'insaputa dei cittadini.
Fa riflettere sul fatto che ormai molti dei nostri dati siano alla portata di tutti.

lunedì 20 aprile 2020

Step #09 Il concetto di dati nell'arte figurativa

I dati possono essere numeri, suoni, immagini o informazioni su cosa accade intorno a noi o cosa è accaduto in passato. Possono essere rappresentati tramite immagini o allegorie e per questo la pittura, così come abbiamo detto per la letteratura, è una fonte molto importante.

Un esempio è il ciclo di affreschi "Allegoria del buon governo e del cattivo governo" di Lorenzetti, presente nel Palazzo Pubblico di Siena.

Allegoria del buon governo
Allegoria del cattivo governo

 Il ciclo è composto da 6 affreschi che sono disposti specularmente, in modo da far vedere le differenze tra le 2 conduzioni della città di Siena: un economia e un agricoltura fiorente sotto il buon governo, città in rovina e campagne in fiamme sotto la tirannia del cattivo governo.


Un altro modo di vedere i "dati" nell'arte figurativa può essere invece la rappresentazione di qualcuno che dà una notizia, un annuncio, e in cui l'informazione deve essere recepita da un personaggio interno al dipinto e non solo dallo spettatore esterno.
Un caso è l'Annunciazione dell'arcangelo Gabriele a Maria, raffigurata da diversi famosi artisti.

Annunciazione di Leonardo - Uffizi (Firenze)

Annunciazione di Beato Angelico - Prado (Madrid)















mercoledì 15 aprile 2020

Step #08 Il concetto di dati nei dialoghi di Platone



"Qualunque fatto o valore conosciuto, accertato o presunto tale, che può servire come premessa, come punto di partenza per una ricerca, una dimostrazione o un giudizio".
Questa una delle definizioni di dato nell'enciclopedia.

I dati sono quindi una sorta di verità, che può esserci utile per una ricerca o che può essere il punto di arrivo di quest'ultima.

Questo concetto è presente nei dialoghi di Platone, in particolare in uno di quelli giovanili: l'Apologia di Socrate.
Socrate è l'unico sveglio in una Atene di dormienti:
 ha il coraggio di ammettere di non sapere e si interroga quindi per arrivare alla conoscenza e per raggiungere delle verità che non sono visibili a tutti e che a volte sono occulte alle persone comuni.

Da questo scritto emerge il compito del filosofo, che è però anche l'incarico dello scienziato o della persona comune: ricercare la verità e la giustizia seguendo la ragione, analizzando i dati e le informazioni che ci vengono date.

«Una vita senza ricerca non è degna di essere vissuta» 




venerdì 10 aprile 2020

Step #07 I dati attraverso la poesia

La poesia è sempre stata un modo per esprimere fatti, sentimenti e pensieri tramite l'uso di parole poste in un certo ordine e con un dato ritmo. 
Può però anche essere utile per esprimere dei dati: sono i cosiddetti "DATA POEM".

Esempio di data poem preso dal blog http://poetryindata.com/

Questo è un esempio di data poem: tramite i versi, e la loro posizione, vengono presentati alcuni dati della NASA sulle velocità di fuga necessarie per uscire dal campo gravitazionale dei vari pianeti. Analizzando la poesia si può notare come Jupiter (Giove in italiano) sia il pianeta per cui la velocità deve essere maggiore, mentre Mercurio è uno di quelli con il campo gravitazionale più debole.


giovedì 9 aprile 2020

Step #06 I dati nella letteratura


Storia e letteratura sono da sempre discipline complementari in quanto per capire bene un testo letterario dobbiamo conoscere il contesto storico in cui l'autore l'ha scritto.
La storia è quindi un supporto per lo studio della letteratura, ma è vero anche il viceversa.
Lo studio delle produzioni letterarie è stato effettuato soprattutto per i periodi in cui non erano sufficienti le fonti d'archivio esistenti, come per esempio il Medioevo e l'età antica, ma è in realtà molto utile per tutte le epoche.

“La diversità delle testimonianze storiche è quasi infinita: tutto ciò che l’uomo dice o scrive, tutto ciò che costruisce e che tocca, può e deve fornire informazioni su di lui”
                                                      Marc Bloch, storico e fondatore della rivista Les Annales

La letteratura è quindi una fonte di dati importantissima, che può darci informazioni in più sulla società e sugli usi di un certo periodo.
Un esempio sono i romanzi del Ciclo di Rougon-Macquart di Emile Zola, che descrivono la Francia del Secondo Impero.

Copertina di "La fortune des Rougon" - Emile Zola


Questa è la prefazione esplicativa del primo romanzo la "Fortuna dei Rougon-Macquart":

"Vorrei spiegare come una famiglia, un piccolo gruppo di esseri, si comportano in una società, dando vita nel suo sviluppo a dieci, a venti individui che sembrano, al primo colpo d'occhio, profondamente dissimili, ma che l'analisi mostra intimamente legati gli uni agli altri.
L'ereditarietà ha le sue leggi, come la gravità.
Io cercherò di trovare e di seguire, risolvendo la doppia questione dei tormenti e degli ambienti, il filo che conduce matematicamente da un uomo a un altro uomo.

E quando terrò tutti i fili, quando avrò fra le mani tutto il gruppo sociale, mostrerò questo gruppo all'opera come attore di un'epoca storica. Io creerò mentre agisce nella complessità dei suoi sforzi, analizzerò nello stesso tempo la somma delle volontà di ciascuno dei suoi membri, la spinta generale dell'insieme".


Quello che voleva Zola era realizzare un romanzo sperimentale, applicando il metodo scientifico alla realtà sociale del romanzo.
Secondo il naturalista, infatti, lo scrittore non è molto diverso dallo scienziato e il romanzo è un vero e proprio esperimento scientifico compiuto sull’uomo. La narrazione sarà quindi ricca di dati, analisi dei fatti ed esposizione di essi.

mercoledì 8 aprile 2020

BIG DATA






“Without big data, you are blind and deaf in the middle of a freeway”
Geoffrey Moore
"Senza i big data siamo cechi e sordi nel mezzo di un'autostrada".
Questo è quello che ci dice Geoffrey Moore, esperto in gestione e analisi organizzativa:
cioè che conosciamo è solo una piccola parte di quello che si dovrebbe sapere, è come la punta di un iceberg. Quel che dobbiamo fare è cercare di "mettere la testa sott'acqua" e analizzare cosa c'è sotto.

lunedì 6 aprile 2020

Step #05 I dati nella e della pubblicità

Come la pubblicità è cambiata negli anni

Durante gli ultimi anni la pubblicità è cambiata molto, come si può vedere dai dati del grafico qui sopra. Sono aumentate sempre di più le inserzioni sui social, su internet e sulle applicazioni degli smartphone, mentre sono diminuite quelle cartacee su giornali e quotidiani. Questo per adattarsi al fatto che ormai il telefono è entrato a far parte della nostra vita quotidiana. Anzi, ormai la nostra vita quotidiana è "entrata" nel nostro telefono. 

Questa è la considerazione che hanno fatto i pubblicitari della Apple quando hanno ideato lo spot del  nuovo IPhone: come vogliamo avere la nostra privacy nella vita quotidiana, la dovremmo volere anche per il nostro telefono!


mercoledì 1 aprile 2020

Step #04 Il termine nella mitologia

Il termine "dati" nella mitologia è presente sotto forma di passato prossimo del verbo dare e come nome personale. Dati, in antico persiano Dāt, in greco Δᾶτις e in latino Datis, è stato un Generale persiano che insieme ad Artaferne comandò la spedizione che fu disfatta dai militari Ateniesi a Maratona nel 490 a.C.

Greci contro Persiani durante la battaglia di Maratona
Non ci sono molte informazioni certe su questo personaggio, ma mettendo insieme più scritti greci possiamo ricavare alcune nozioni su di lui. 
Secondo Aristofane era un amante della lingua greca e da qui sarebbe derivato il termine “datismo” (in greco antico: δατισμός, cioè parlare il greco male come Dati).
Era inoltre molto religioso infatti, stando ad alcuni aneddoti, avrebbe risparmiato la città di Delo (luogo di nascita di Apollo e Artemide) e avrebbe riportato indietro una statua di Apollo che era stata rubata da alcuni suoi commilitoni.

Non è certa l'epoca in cui morì Dati: storici diversi danno ipotesi diverse.
Ci sono 3 supposizioni principali:
Ctesia di Cnido è convinto che sia morto durante la battaglia di Maratona, ma non è molto plausibile che gli Ateniesi non se ne siano vantati.
Secondo Erodoto invece Dati, insieme ad Artaferne, è tornato in Asia Minore portando i prigionieri di Eritrea.
Infine in base a Platone, sarebbe stato giustiziato da Dario per il suo fallimento. Anche questo però sembra poco verosimile in quanto il suo non era un vero e proprio fallimento (aveva raggiunto quasi tutti gli obiettivi della missione tranne la presa di Atene) e in quanto Artaferne era ancora vivo dopo 10 anni.