I dati
sono una descrizione elementare di un'informazione, un avvenimento o un
fenomeno e per questo sono una sorta di "dono" che ci viene dato da
ciò che ci circonda e che viene ricevuto tramite l’intuizione sensibile: i dati sono conoscenza.
Dal punto di vista storico i dati sono presenti fin dai tempi degli egizi e dei babilonesi, e sono diventati le fondamenta del pensiero scientifico moderno con la Rivoluzione scientifica di Galileo Galilei che può quindi essere considerato come una sorta di “testimonial” di questo concetto.
Perfino materie più umanistiche come la letteratura, la poesia e l’arte, che potrebbero essere considerate lontane dal concetto che ho analizzato, contengono molte informazioni e dati sulla storia, la cultura e la società.
Con lo sviluppo della società e delle nuove tecnologie la mole di dati è sempre più grande
e quindi, anche se per Leopardi la realtà e il progresso sono in un certo senso
una cosa negativa in quanto rendono tutto finito, c’è bisogno di dispositivi
sempre più potenti che siano in grado di analizzarli e memorizzarli tutti (vedi BIG DATA).
Per esempio negli ultimi anni è in corso uno studio per la memorizzazione di dati nel DNA, che ha un livello di conservazione più elevato, dimensioni contenute ed è molto resistente.
Si sta
quindi cercando di sfruttare dei meccanismi biologici per scopi tecnologici (interdisciplinarietà).
Però
maneggiare grandi quantità di informazioni non è facile, soprattutto dal punto
di vista della privacy. Per una corretta analisi e memorizzazione è necessario
seguire una serie di regolamentazioni etiche, la cosiddetta "Etica dei dati", ed individuare un compromesso tra conoscenza
e tutela della riservatezza.
Ultimo caso è quello dell’applicazione IMMUNI, in
un periodo in cui i dati sul COVID-19 sono al centro dell’attenzione globale e in cui ci si aggrappa alla speranza o forse utopia che tutto torni come prima velocemente.
La paura
è quella di essere controllati e spiati dalle autorità come nel film "Snowden" in
cui viene smascherata una sorveglianza di massa da parte del governo e della
CIA, ma si è dimostrato che l’applicazione segue tutte le regole.
Anche se
dopotutto potremmo fare anche noi un compromesso, se questo ci permette di
salvaguardare la nostra salute.